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Il titolo di «Capitale Europea della Cultura» è stato ideato per contribuire al riavvicinamento dei popoli europei. È partendo da questa idea, e su proposta della Sig.ra Melina Mercouri, che il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea (UE) ha adottato questa iniziativa nel giugno 1985. Con i numerosi visitatori che ha saputo attirare, questo titolo ha ottenuto un successo sempre maggiore nel corso degli anni presso gli europei. Notevole è inoltre il suo impatto culturale e socio-economico.

Dal 1985, 32 città sono state designate Capitali europee della cultura, da Stoccolma a Genova, da Atene a Glasgow, da Cracovia a Porto. Nel corso degli anni la manifestazione è cresciuta d’importanza ma senza perdere di vista l’obiettivo primario: valorizzare la ricchezza, la diversità delle culture europee e i loro tratti comuni, migliorare la conoscenza che i cittadini europei hanno gli uni degli altri, favorire la presa di coscienza dell’appartenenza ad una medesima comunità «europea».

Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena: questi, in ordine alfabetico, i nomi delle città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura 2019 e che hanno superato la fase di pre-selezione, come annunciato dal Mibac. Delle 21 candidature che erano state presentate al 20 settembre 2013, solo 6 restano dunque in gara, con l’esclusione di nomi quali Venezia, Bergamo e Urbino.

Cagliari, dunque, è tra le sei città finaliste per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019. Il progetto Cagliari2019 è un lungo percorso di sperimentazione, produzione e formazione, che inizierà nel 2015 per culminare nel 2019, anno della Capitale Europea della Cultura e in cui la città sarà diventata una grande e poliedrica mostra a cielo aperto di ciò che si è prodotto, sperimentato, riscoperto. Si tratta di un percorso evolutivo, nato dalla programmazione congiunta a livello culturale, urbanistico, di lavori pubblici e di mobilità che l’amministrazione comunale porta avanti da due anni attraverso il Piano per le Politiche Culturali.

Per visualizzare meglio il progetto, Cagliari ha deciso di puntare sulla metafora del tessuto ispirata alla grande artista sarda Maria Lai, recentemente scomparsa (il suo stile ritorna anche nel logo di Cagliari2019), per raccontare una città che tesse e disegna nuovi scenari, come faceva la Lai nelle sue poetiche opere cucite, coinvolgendo tutti i quartieri per ricreare un nuovo tessuto cittadino unito. Riscrivere il territorio su basi culturali, per trasformare Cagliari in un laboratorio di sperimentazione e contaminazione, valorizzando il suo ruolo centrale nel Mediterraneo. Favorire così occupazione, destagionalizzazione e crescita in ambito europeo.

L’obiettivo per il 2019 è quello di rinnovare la città partendo dalla cultura. Tutta la città, e in modo particolare tutte le associazioni e gli operatori culturali, saranno chiamati a ideare, sviluppare e partecipare ad un grande programma di residenze, eventi, workshop e laboratori, che saranno avviati già dal 2015.

Domani, 17 ottobre 2014, al termine dei lavori della Giuria di selezione, il presidente Steve Green comunicherà al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Mibac, Dario Franceschini, quale delle sei candidate italiane sarà raccomandata all’Unione Europea per essere designata capitale europea della cultura per il 2019.

Di seguito, è possibile visitare i siti web delle sei candidate italiane:

Inoltre, a questo link, potrai trovare un interessante articolo scritto da Luca Zan, Sara Bonini Beraldi e Federica Onofri dal titolo Il valore del patrimonio culturale fra Italia e Europa. Capitali europee della cultura e politiche culturali e pubblicato da Aedon – Rivista di Arte e Diritto online.

Scopri di più sull’iniziativa Capitale Europea della Cultura.