Gianni Pettena, Ice House, 1971

Gianni Pettena, Ice House, 1971

 

Giovedì 29 novembre 2018 – dalle ore 16.30, presso il Complesso Santa Chiara di Alghero – prosegue la rassegna DAS / Diritto Arte e Società organizzata dal master DECAPRO, Master di II livello in Diritto ed Economia per la Cultura e l’Arte nella Progettazione dello sviluppo territoriale.

“La Realtà dell’Anarchitetto” è il titolo dell’incontro a cura di Manuela Gandini, con la partecipazione di Gianni Pettena, esponente dell’Architettura Radicale italiana con gli Archizoom, Archigraam, Ufo. Un panorama culturale denso di progetti utopici nel quale, da una parte e l’altra dell’Atlantico, Pettena realizza performance che capovolgono il paradigma progettuale dell’architettura. Anziché progettare su carta, l’anarchitetto ­ così egli si definì parafrasando Marcel Duchamp ­ agisce direttamente sul territorio e la realtà sociale con operazioni impermanenti in scala 1:1 che intervengono sul “ready made” urbano.

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati.

Gli incontri – curati da DECAPRO/ Master interdipartimentale in Diritto ed Economia per la Cultura e l’Arte nella Progettazione dello sviluppo territoriale – sono organizzati in collaborazione con Sentieri Contemporanei, palinsesto di dialogo tra Arte, Scienza e Formazione.


Gianni Pettena
Oltre ad essere architetto, artista, docente, critico, è tra i fondatori del movimento dell’Architettura Radicale. Dagli anni ‘60 conduce, con progetti, installazioni, mostre, scritti teorici, un’attività sperimentale intesa ad eliminare i confini disciplinari. Sia nell’attività di artista che in quella accademica, ricerca le connessioni tra le proposte delle generazioni più giovani e il retaggio della sperimentazione iniziata negli anni ‘60. Il suo lavoro, soprattutto quello del cosiddetto periodo ‘americano’, assume un particolare valore sia per la sua specificità all’interno della sperimentazione radicale degli anni ’60 e ‘70 che per i suoi influssi sul mondo dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea. Sue opere sono in numerose collezioni private e nelle collezioni permanenti di gallerie e istituzioni, tra cui quelle del Centre Pompidou di Parigi, del Frac Centre di Orléans e dell’archivio storico della Biennale di Venezia. Il suo lavoro è stato presentato in musei e istituzioni come la Biennale di Venezia, il Mori Museum di Tokyo, il PAC di Milano, il Barbican Center di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, la Secession di Vienna, la Biennale di Berlino, il Padiglione Italia all’Expo 2010 di Shangai.

Manuela Gandini
Manuela Gandini è critica d’arte, giornalista, curatrice indipendente. Scrive per il quotidiano La Stampa ed è redattrice del mensile culturale Alfabeta2. Insegna Critical Writing alla NABA di Milano per il Biennio di Studi Curatoriali. Ha collaborato con Il Giorno, Il Sole 24 Ore, Diario, Arte. Dal 2002 al 2007 ha diretto lo spazio multidisciplinare Artandgallery a Milano. È autrice di numerosi saggi tra i quali “1990-1962 Ubi Fluxus Ibi Motus” in AAVV, Mazzotta, 1999, Milano; “Jean Toche. Intollerance”, ed. Mudima, Milano 2010.” Affresco live. Storia di un incontro”, Postmedia books, Milano 2008; “Ileana Sonnabend. The queen of art” Castelvecchi, Roma 2008. Ha lavorato su temi estremi a Sarajevo durante la guerra nel 1994-95. Collabora con l’artista Michelangelo Pistoletto e la Fondazione Cittadellarte ed è Ambasciatrice del Terzo Paradiso.

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Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa del Decamaster:
Dott.ssa Giulia Arlotti
Tel.: 079 228760
Cell.: 366 6343320
Email: decamaster@uniss.it
Siti web:
www.decamaster.it
www.sentiericontemporanei.it