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E’ notizia di qualche settimana fa la nomina del nuovo Presidente della Fondazione Nivola. Si tratta della professoressa Giuliana Altea, storica dell’arte, già componente del comitato scientifico del museo di Orani, e docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Sassari.

Dopo quattro mesi di incertezze, a seguito delle dimissioni di Giulio Chironi, finalmente la possibilità di una svolta all’interno della Fondazione. Dice Giuliana Altea, immediatamente dopo la nomina:

E’ tempo di cambiare rotta e ci sono la volontà e le energie per farlo. I musei monografici a volte corrono il rischio di diventare dei mausolei, dei luoghi esclusivamente votati a celebrare l’artista cui sono dedicati. Costantino Nivola credeva in un’arte radicata nella società e capace di parlare alle persone: sono convinta che il museo debba rispecchiare questa sua visione.

Un consiglio di amministrazione rinnovato, che vede come vice-presidente la professoressa Antonella Camarda, docente all’Università di Sassari. Le idee per attuare un rinnovamento concreto sono tante: dal radicamento nel territorio, al dialogo con la cultura internazionale, alla sostenibilità. Aspetti che entusiasmano anche i figli dell’artista, Claire e Pietro Nivola, che sostengono la Fondazione con la stessa generosità e passione dimostrata a suo tempo dalla loro madre, Ruth Guggenheim, e che vorrebbero un museo più attivo, più vicino a Orani e alla Sardegna, e al tempo stesso più aperto verso l’esterno.

I continui tagli della Regione Sardegna operati sul bilancio della Fondazione, hanno impedito per lungo tempo di programmare eventi e attività per la promozione del museo. “I finanziamenti, tuttavia, per quanto siano essenziali per l’esistenza di un museo – dice ancora Giuliana Altea – non dovrebbero diventare l’unica fonte di entrate”. E’ anche grazie ai progetti che si possono attuare i miglioramenti e facilitare una promozione più attiva.

Continua la professoressa Altea:

Grazie alla Fondazione Banco di Sardegna stiamo varando un programma di residenze, “Springs”, che porterà a Orani artisti internazionali di varie generazioni. Abbiamo anche avviato una serie di partnership di cui andiamo orgogliosi, e i primi frutti si vedranno tra qualche settimana: un nuovo sito web, elegante e funzionale, realizzato grazie al sostegno di Tiscali; un logo nuovo, molto efficace, progettato dal grafico Paolo Bazzani; una linea di gadget bellissimi firmata da Antonio Marras, ammiratore da sempre dell’opera di Nivola a cui ha dedicato due sfilate. Ci sono dei soggetti disposti a credere nel futuro del museo perché la figura di Nivola ha un forte potenziale simbolico per la Sardegna.

Ci sono quindi tutti i presupposti per la rinascita di uno dei musei più interessanti e importanti della regione. Nivola è un artista che rappresenta perfettamente la Sardegna, quella di ieri, di oggi e di domani. E’ un artista locale sì, ma anche molto poliedrico e internazionale, legato alle sue radici e al contempo modernissimo.