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Foto: Zafos Xagoraris, Downhill Talks, 2013

Tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, l’arte è stata caratterizzata da importanti questioni riassumibili essenzialmente nel “processo di smaterializzazione dell’opera d’arte e la continuità tra le prospettive dell’arte e quelle della vita attraverso l’interazione degli artisti con il mondo”, scrive Massimiliano Scuderi, architetto, critico d’arte e docente al DECA Master.

Nel suo articolo, pubblicato sul volume speciale di Arte e Critica, Nuove Alleanze, Scuderi afferma che, negli anni sessanta e settanta in particolare, nasce un nuovo modo di fare arte che si sviluppa in un ambito sociale, si basa sulla vita quotidiana delle persone e sull’identità di gruppi e comunità urbane. Nuove prospettive e possibilità progettuali fanno così capolino nel variegato mondo artistico.

Le comunità etiche, in questo senso, rappresentano quelle “comunità che nascono a partire da occasioni contingenti in grado di creare, attraverso i progetti d’arte e i processi creativi, un ambito comune di dialogo tra attori diversi a partire da problematiche condivise”. E’ importante, ora, che l’arte riesca a stabilire un rapporto di effettivo scambio con la società civile, come testimoniato dall’esperienza dei Futuristi o da figure importanti quali ad esempio Joseph Beuys, Vito Acconci, Peter Fend, Niek van de Steeg, HAHAH o Zafos Xagoraris.

Nel caso di “The Distance from the Center” si assiste processione sonora concepita e organizzata da Zafos Xagoraris, artista, docente all’Accademia di Belle Arti di Atene, e visiting professor del DECA Master. Una voce, un suono, una musica, un segno sonoro per ogni studente partecipante al progetto di installazione per le strade di Nuoro (20011). Una litania comune che ridisegna il paesaggio cittadino nuorese in una processione che anima orizzonti sempre nuovi.

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Foto: Zafos Xagoraris, The Distance from the Center, Nuoro, ottobre 2011

Spiega Massimiliano Scuderi:

Nuoro è una città in cui le persone sono “abitate” dal luogo, da tradizioni radicate e in generale da condizioni ambientali e culturali difficili da penetrare ed in cui essere incisivi determinando nuovi corsi. (…) Parafrasando il titolo del lavoro di Xagoraris, meglio prendere le distanze dal centro, se il centro è il proprio ombelico!

Xagoraris ha cercato, quindi, di dare voce alle nuove istanze culturali del territorio in modo da sviluppare quelle potenzialità creative inespresse. Per questo motivo, gli oggetti utilizzati per la processione sono quelli della realtà quotidiana e familiare dell’individuo.

E di quotidianità parlano anche i lavori di Christelle Familiari, una delle più importanti interpreti della Nouvelle Vague contemporanea francese, che sui gesti quotidiani ha fondato “il nucleo di preziose sculture” per la mostra “Variazioni su Tema” allestita a Posada (NU), nell’ambito degli eventi del DecaLab del DECA Master nel 2014.

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Foto: Christelle Familiari, Rosace en perles de porcelain, Variazioni su Tema, Posada, 2014

L’artista propone, attraverso un processo creativo ispirato all’uso di strumenti scultorei del tempo, una serie di motivi e materiali fatti a mano (dal filo di ferro, alla ceramica e alla porcellana) che, disposti sui tavoli nei quattro piani del Castello della Fava, subiranno un processo di corruzione organica, determinando altre forme e ulteriori disegni. Le sculture di Christelle Familiari fin dagli esordi sono elaborate attraverso gesti necessari, per cui i grovigli di ferro o i merletti diventano paesaggi in cui la forma dello spazio segue il senso della perdita di materia e di tempo utili alla creazione.

Christelle Familiari continua anche in quest’occasione l’indagine sulla fragilità dei corpi e sugli spazi mentali, esplorando la relazione intima tra arte e vita. Una ricerca che spazia dalle suggestioni surrealiste alla body-art, dalla scultura al video e al design attraverso una disinvolta capacità di sconfinamento disciplinare.

La scultura, dunque, le ha permesso di porre le basi per approfondire la riflessione sugli oggetti d’uso e sul design, permettendole di cimentarsi su progetti diversi che vanno dalla scala umana, fino alla realizzazione di grandi ambienti con una particolare attenzione ai dettagli architettonici.

Qui l’articolo integrale scritto da Massimiliano Scuderi e pubblicato sull’ultimo volume di “Nuove Alleanze”.