Venerdì 6 febbraio alle ore 17,30 il Museo MAN di Nuoro e l’Università degli Studi di Sassari (Dipartimento di Giurisprudenza – DECA Master) inaugurano“Diritti all’Arte”, un ciclo di incontri pubblici creato anche grazie al contributo di UniNuoro e della Fondazione Banco di Sardegna.
Negli Spazi Laboratorio del MAN, in via Ferracciu, Francesco Careri, ricercatore presso il Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma 3, membro del gruppo Stalker ed esperto di pratiche estetiche legate al cammino, coordinerà un incontro pubblico a cui prenderanno parte Lorenzo Giusti, direttore del MAN, Hamish Fulton, Michael Höpfner, Antonio Rovaldi, Alessandra Menesini e Micaela Deiana.
Prendendo spunto anche dalle proprie esperienze, gli artisti tratteranno il tema della libertà, indispensabile per una piena e consapevole espressione artistica. Si fa luce quindi su un argomento certamente delicato e quanto mai attuale, trattato anche da FarhidaShaheed, esperta dell’ONU in materia di diritti culturali, nel report presentato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013.
Al termine dell’incontro, alle ore 19.00, il Museo MAN inaugurerà le tre mostre “Canto di strada”, “Mi è scesa una nuvola” e “Civil Servants”.
Hamish Fulton (Londra, 1946) è una delle figure più rappresentative dell’arte inglese degli ultimi decenni. Insieme a Richard Long è considerato il padre fondatore di un movimento internazionale di “artisti camminatori”, di cui l’austriaco Michael Höpfner (Krems, 1972) è oggi uno degli esponenti più significativi. Hamish Fulton inizia la sua carriera alla fine degli anni Sessanta, definendosi “Walking Artist”, un modo per distinguere il proprio lavoro dalle pratiche della Land Art a cui era stato inizialmente accomunato. La sua è un’arte esperienziale, che si nutre di lunghi percorsi a piedi in contesti naturali, in particolare di montagna, dall’Europa al Sudamerica, dal Tibet al Giappone. A partire dagli anni Novanta ha declinato parte del proprio lavoro in una dimensione partecipata, finalizzata alla condivisione dell’esperienza del cammino, che ha trovato applicazione e sviluppo anche in contesti urbani. Le sue opere sono conservate nelle collezioni dei più importanti musei del mondo, dal MOMA di New York, al Centre Pompidou di Parigi, alla Tate Modern di Londra.
Michael Höpfner vive tra Vienna e Berlino. Il suo lavoro si incentra sull’esperienza del viaggio a piedi, attraverso zone desertiche o scarsamente abitate dall’Ucraina alla Cina, dal Kirghizistan alla Corea del Sud. Un percorso iniziato come esplorazione fisica e mentale di spazi geografici e che è proseguito come riflessione sui concetti di realtà e di luogo. Tra le mostre più recenti si ricordano quelle al Kunstforum Bank di Vienna, alla Kunsthalle di San Gallo, al Kunstverein di Salisburgo, all’ar/ge Kunst di Bolzano e nelle gallerie Olaf Stüber di Berlino e Hubert Winter di Vienna.
Antonio Rovaldi nasce a Parma nel 1975. La sua ricerca si muove intorno a tematiche relative la percezione dei luoghi e del paesaggio, mettendo sempre in relazione i differenti media utilizzati, come la fotografia, il video, la scultura. La dimensione della distanza fra i luoghi, l’attraversamento fisico e mentale in essi, veri o immaginari che siano, sono una costante della sua ricerca. Dal 2006 Rovaldi divide la sua città di adozione, Milano, con New York dove ha partecipato a diverse residenze d’artista e mostre. Tra le sue personali più recenti si segnalano quelle all’Hirshhorn Museum di Washington dc, alla galleria Monitor di Roma e quella alla galleria The Goma a Madrid.
E per finire, è il caso di presentare il progetto “Civil Servants”, a cura di Micaela Deiana, il quale nasce da una ricognizione delle pratiche artistiche di natura antagonista portate avanti in Sardegna, volte alla formulazione di modelli di analisi, decostruzione e problematizzazione dell’attuale contesto socio-politico.
L’espressione “Civil Servant” appartiene alla cultura anglosassone e indica la responsabilità e il profondo senso civico con il quale i funzionari statali prestano il proprio servizio alla comunità di cui sono parte. Gli artisti selezionati fanno di questa attitudine un elemento chiave della propria poetica, dando vita a opere, ma soprattutto azioni, in cui l’arte diventa strumento di critica sociale per sensibilizzare il territorio al valore del bene comune.
A questo link è possibile visualizzare la locandina completa dell’evento.
Museo MAN:
via S. Satta 27 – 08100, Nuoro
tel +39 0784 252110
orari: 10-13/ 15-19
Lunedì chiuso
www.museoman.it