In occasione del Centenario della Prima guerra mondiale, il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto -, partner del DECA Master, propone una mostra dedicata ad una delle manifestazioni più drammatiche e significative della modernità, che prende il titolo da una nota poesia di Bertolt Brecht “La guerra che verrà non è la prima”, appunto:
La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.
La vastissima esposizione di disegni, incisioni, fotografie, dipinti, manifesti, cartoline, corrispondenze, diari si intreccia alle installazioni sonore, narrazioni cinematografiche, documentari originali, video e film in un unico ampio racconto che parte dal nucleo centrale dedicato alla Grande Guerra, per poi snodarsi lungo i conflitti che hanno interessato Vietnam, Bosnia, Palestina, Iraq.
La mostra, visitabile dal 4 ottobre 2014 al 20 settembre 2015, costituisce la colonna portante del grande progetto “Mart/Grande guerra 1914-2014” che si sviluppa nelle tre sedi del Museo e si completa con un programma collaterale di eventi, incontri, convegni, appuntamenti. Il progetto è curato da Cristiana Collu, direttrice del MART e coordinatrice artistica della I Edizione del DECA Master, in collaborazione con Nicoletta Boschiero, Saretto Cincinelli, Gustavo Corni, Gabi Scardi, Camillo Zadra, in collaborazione con esperti di storia e arte contemporanea.
L’arte entra in contatto con la quotidianità, i capolavori delle avanguardie dialogano con la propaganda, la grammatica espositiva completa e rinnova il valore di documenti, reportage, testimonianze. Installazioni, disegni, incisioni, fotografie, dipinti, manifesti, cartoline, corrispondenze, diari condividono gli oltre tremila metri quadrati del piano superiore del Mart e si misurano con sperimentazioni artistiche più recenti, installazioni sonore, narrazioni cinematografiche: documentari originali, video e film.
Esposti anche numerosi reperti bellici impiegati nella Prima guerra mondiale, il cui ritrovamento è il capitolo più recente di una vicenda ancora attuale, nella quale ogni oggetto racconta la propria storia. L’esposizione presenta alcuni capolavori storici provenienti dalle collezioni del Mart fra i quali opere di Giacomo Balla, Anselmo Bucci, Fortunato Depero e Gino Severini.
Una lunga serie di prestigiosi prestiti nazionali e internazionali provenienti da collezioni pubbliche e private e gallerie completa il progetto. Numerose, inoltre, le opere di artisti che hanno vissuto il dramma della Grande Guerra, la lista comprende, oltre ai già citati maestri dell’avanguardia italiana, Max Beckmann, Marc Chagall, Albin Egger-Lienz, Adolf Helmberger, Osvaldo Licini, Arturo Martini, Pietro Morando, Mario Sironi ed è integrata dai lavori di registi dell’epoca come Filippo Butera, Segundo de Chomón, Abel Gance. Tra gli artisti impegnati direttamente nel conflitto, un approfondimento è dedicato al fotografo cecoslovacco Josef Sudek.
Le altre iniziative del Mart riguardano Casa d’arte Futurista Depero in cui è allestita “Calpestare La Guerra” a cura di Nicoletta Boschiero e Edoardo Marino (11 ottobre 2014 – 1 marzo 2015) e la Galleria Civica Trento che invece ospita “Afterimage, Rappresentazioni del Conflitto” a cura di Chiara Nuzzi, Valeria Mancinelli, Stefania Rispoli, inaugurata il 25 ottobre 2014, che durerà fino al 1 febbraio 2015.
Per chi fosse interessato, a questo link è possibile scaricare il programma degli eventi relativi alla mostra “La guerra che verrà non è la prima”, mentre qui potrete trovare gli orari di apertura e chiusura del Museo, della Casa d’Arte e della Galleria.