Jan_Fabre_Mostra_RAM

Vi presentiamo la mostra personale dell’artista fiammingo Jan Fabre concepita come omaggio al grande curatore ed amico comune Jan Hoet. L’inaugurazione della mostra si terrà il 14 ottobre presso RAM Radioartemobile, partner del DECA Master.

Nata come unità immateriale di ricezione, elaborazione e trasmissione di materiali legati alle intermittenti progettualità della galassia delle arti visive del nostro tempo, RAM è andata progressivamente rispondendo all’esigenza di dare luogo, o meglio luoghi, a questa nuova sensibilità acustica così specifica e così avvertita dagli artisti nelle loro esperienze e nelle riflessioni. Ancorarsi e ancorare l’arte insomma – sia pur provvisoriamente – a nuovi spazi di intervento, diversi, lontani, ma reciproci e tenuti insieme dal filo invisibile delle interconnessioni consentite dalle nuove tecnologie di emissione via Web.

L’inaugurazione della mostra di Jan Fabre, visitabile fino al 28 novembre 2014, sarà anticipata da una tavola rotonda alla quale parteciperanno: Achille Bonito Oliva, Jan Fabre, Maria Grazia Giannichedda, Stefano Mancuso, Franco Nucci, modera Cecilia Casorati. Questo incontro sarà trasmesso in diretta da RAM LIVE, la radio web dedicata all’arte contemporanea in streaming 24 ore.

Jan Fabre, è un artista visivo, promotore di una ricerca artistica tesa ad oltrepassare le barriere espressive. Colloca continuamente al centro della sua ricerca il corpo, inteso allo stesso tempo come realtà fisica e dimensione mentale. Il cervello rappresenta per l’artista una sorta di ossessione e viene proposto come modello di pensiero nel video Is the Brain the most Sexy Part of the Body? (È il cervello la parte più sexy del corpo?, 2007). Un documentario di circa 15 minuti in cui l’artista è seduto di fronte allo scienziato naturalista ecologista Edward O. Wilson impegnato, sotto la luce di due lampade poliziesche, in un interrogatorio sul senso della bellezza, dell’etica, della sessualità e della vita. Questo video è in stretta relazione con i 6 piccoli disegni intitolati Is the Brain the most Sexy Part of the Body? (2007) e realizzati a matita.

Sempre in questa stanza l’installazione Einstein, Gertrudestein, Wittgenstein e Frankenstein (2007) rappresenta quattro coralli immersi in vasi di vetro pieni di acqua, che l’artista associa ai cervelli dei quattro personaggi emblematici della nostra storia recente e, giocando con la parola tedesca stein (pietra) presente nei loro cognomi, li trasforma in organismi non minerali ma animali e viventi.

Nell’ultimo video dal titolo De Koning van het plagiaat (Il re del plagio) l’artista mette in scena nel 2005 un drammatico e coinvolgente monologo che testimonia anche in campo teatrale la sua incessante ricerca e sperimentazione artistica sempre tesa ad oltrepassare qualsiasi barriera espressiva.

Per ulteriori informazioni scarica la locandina dell’evento, disponibile in italiano e in inglese (formato pdf.).