Dal prossimo 1 giugno, fino al 1 ottobre 2017, la project room del Museo MAN, partner del DECA Master, ospiterà la mostra Nasellini, prima personale in un museo italiano dell’artista polacco Jakub Julian Ziolkowski, a cura di Lorenzo Giusti, con la collaborazione di Rowena Chiu.
Ziolkowski è conosciuto principalmente per i suoi dipinti surreali, popolati da creature fantastiche e spesso inquietanti. Un “organicismo pittorico” nutrito di riferimenti eterogenei, in cui le tradizioni occidentali e orientali si mescolano, dialogando con la storia delle avanguardie artistiche. Le iconografie che ne derivano raccontano stati della mente, mondi caotici in cui realtà e immaginazione si confondono l’una con l’altra, proiettando lo spettatore in un universo di sogni, ricordi, desideri. Apparentemente dominate dal caos, le opere di Ziolkowski contengono in realtà un ordine interno, regolato da flussi narrativi intrecciati.
La mostra al MAN, terza di un programma annuale che vede il museo impegnato in un’indagine diffusa sulla possibile attualità del mezzo pittorico, ruota attorno a una particolare tipologia di pasta, i “Nasellini”, un formato inesistente, derivato dalla forma della cavità nasale, che evoca la leggenda dei tortellini, nati, stando a quanto si narra, osservando la forma dell’ombelico.
Assieme a Nasellini, sarà inaugurata anche la mostra “Amore e rivoluzione. Coppie di artisti dell’avanguardia russa”, organizzata dal Museo MAN e dalla Fondazione di Sardegna.
Nata dalla collaborazione con la Galleria Statale Tretjakov di Mosca e con il Museo Nazionale Schusev di Architettura, in partership con Bank Austria Kunstforum di Vienna e grazie al contributo speciale della Fondazione di Sardegna, la mostra, a cura di Heike Eipeldauer e Lorenzo Giusti, adotta un punto di vista innovativo – le coppie di artisti – per rileggere le vicende dell’avanguardia visiva russa attraverso il contributo di sei autori della prima generazione, uniti nella ricerca di nuovi linguaggi espressivi, così come nella vita comune: Natalia Goncharova(1881–1962)e Mikhail Larionov (1881–1964), Varvara Stepanova (1894–1958) e Alexander Rodchenko (1891–1956), Lyubov Popova (1889–1924) e Alexander Vesnin (1883–1959).
Destinata ad attrarre un pubblico variegato, non soltanto di amanti della storia dell’arte, ma anche di appassionati di storia del Novecento, di comunicazione, design e fotografia, la mostra intende raccontare lo stretto legame tra arte e vita che le diverse coppie si trovarono a sperimentare, in una fase di intensa collaborazione e di grande impegno, sia artistico, sia politico. Attraverso un nucleo di oltre cento opere, tra dipinti, sculture, disegni, collage, fotografie, manifesti pubblicitari e di propaganda politica, saranno indagati i metodi di lavoro, le tecniche, i linguaggi, soffermandosi sui punti di contatto, ma anche sulle specificità e dunque sui diversi profili degli autori considerati.
Completa la mostra il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, con testi di Heike Eipeldauer, Lorenzo Giusti, Verena Krieger, Alexander Lavrentiev e Florian Steininger.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito web del Museo MAN. E’ inoltre possibile visualizzare e scaricare gli inviti alle mostre Nasellini e Amore e Rivoluzione.